La vita è il mio viaggio. L'amore ne è meta, bagaglio, percorso.



PoesieRacconti

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mercoledì 3 febbraio 2010

Perché INCONTRO?

La vita è un viaggio.
Che cosa ci emoziona di più in un viaggio, se non la scoperta?
E la scoperta altro non è che un INCONTRO.
Un incontro da cui nasce, insieme allo STUPORE, l’inevitabile CONFRONTO con ciò che già conosciamo e ci appartiene.
Ed è proprio l’INCONTRO (= stupore + confronto) a rendere unico e speciale ogni approccio alla vita... così come alla lettura.

Per queste ragioni, vorrei che questo blog diventasse un luogo di incontro.
Un meraviglioso, speciale incontro di versi e parole... pensati da poeti e scrittori, siano essi già consacrati o ancora sconosciuti.
Un incontro tranquillo, da assaporare in silenzio. Lasciando da parte per qualche minuto la fretta e la frenesia che attanagliano i nostri giorni.
Un incontro in cui tutti possano sentirsi liberi di contribuire, con la propria voglia di scrivere, poetare... incontrare!

Il mio contributo di oggi è una poesia a mio parere stupenda, che ho molto amato anche ai tempi della scuola. Ma che solo di recente ho veramente riscoperto, ritrovandola nella memoria. Di certo non invecchiata, anzi se possibile ancor più bella di quanto potessi ricordare.

Il poeta si riferisce ai giorni dell’occupazione tedesca in Italia.
Ma, a pensarci bene, si tratta di versi ancor oggi attualissimi...

La poesia cui mi riferisco è

Alle fronde dei salici
di Salvatore Quasimodo.

E come potevamo noi cantare
con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull'erba dura di ghiaccio, al lamento
d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?

Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese
oscillavano lievi al triste vento.



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