La vita è il mio viaggio. L'amore ne è meta, bagaglio, percorso.



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lunedì 22 febbraio 2010

La piana dei cavalli bradi


















Claudio Baglioni è il mio cantante preferito da sempre.
Mi piace da la sua voce perché riesce a farmi vibrare dentro, mi piace lui come persona per la sua indole riservata, mi piace il suo bellissimo animo di poeta.
Riesce sempre a stupirmi e incantarmi, la poesia di certe sue canzoni.
Poesia che, tutt'altro che svilita dall'essere "musica leggera", è anzi esaltata e completata dalla melodia che, come un'onda, la culla e trasporta in maniera (a mio modo di vedere) assolutamente perfetta...
Questa mattina mi sono svegliata con questa meraviglia in testa:

La piana dei cavalli bradi
[Claudio Baglioni]

nervi lisci di cavalli a sfaticare sere
a calmarci di sudore in fiaccole di gelo
inutilità di foglie stupide e leggere
nubi di bucato sugli stenditoi del cielo
come è duro essere nuovi avere un'altra storia
io ti amai con noncuranza senza mai uno scopo
i ricordi sono acqua e l'acqua è memoria
il dolore è sforzo e vino uccide il giorno dopo
vento di girandole in mezzo alle immondizie
mi fa freddo così tanto da cercarti adesso
e ad un certo punto andare e non dar più notizie
solo in compagnia di se e chiedere il permesso
per essere te stesso
mai non odiarmi mai
se mi allontanai perché potessi appartenerti
mai non ti ho vissuto mai
e ti rinunciai già rassegnato a non saperti
quanti addii che immaginai
facchini e treni a sbuffare intorno
e tavoli di avanzi in un viavai di camerieri
un fiammingo sole sta per inchiodare il giorno
rondini croci d'autunno infilano pensieri
guizzi in occhi di cavalli laghi nero fondo
anime di ombre nell'attesa delle stalle
è un'immensa sala in cui aspettiamo questo mondo
il futuro è qui davanti o già dietro le spalle
chiuderò la porta a far star bene la tua assenza
ci sarà fedele sempre il cane del rimorso
i cavalli origliano quest'aria di impazienza
a metà della speranza io cambiai percorso
e poi non ho più corso
mai non odiarmi mai
io mi allontanai perché potessi raccontarti
mai non ti ho vissuto mai
e ti rinunciai già rassegnato a ripensarti
sudai di sud
di vento diventai
e andai con la voce andai
coi capelli andai lungo sentieri di tornadi
e andai con il cuore andai
fino a che trovai la piana dei cavalli bradi
scalpitai
scartai
m'impennai
scalciai
galoppai
saltai
m'involai

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